Il Governo ha quindi proposto un tavolo permanente per gli attori della concertazione affinché vi sia un monitoraggio ed un confronto costante a verifica dei benefici prodotti dalle azioni messe in campo ma anche di suggerimento per eventuali correttivi in corso d’opera.
USAE, nel suo intervento, ha ribadito che gli incentivi debbono essere sì legati all’innovazione tecnologica ma anche e soprattutto a sistemi che creino nuova occupazione.
A tale proposito ha altresì ribadito che le reti, in quanto infrastruttura, sono necessarie ma che sarebbe anche opportuno in funzione di ciò favorire l’utilizzo dei giovani ed un loro impiego massiccio nella ricerca.
E, per favorire i giovani sarebbero necessarie politiche che aprano la pubblica amministrazione e le università ad adottare dei sistemi aperti: il così detto “open source” su cui tutti possono lavorare con bassi investimenti.
È indubbio infatti che oggi gran parte della tecnologia informatica del nostro paese sia basato su sistemi proprietari i cui brevetti sono di natura extracomunitaria e su cui il sistema paese paga pesanti tributi.
L’utilizzo di open software consentirebbe invece di incentivare nuove tecnologie informatiche e nuovi programmi di utilizzo delle infrastrutture ad opera di valenti tecnici italiani ed europei consentendo altresì ai giovani del nostro paese di lanciarsi in nuove imprese e di dare libero sfogo alla propria creatività.
Sull’argomento Adamo BONAZZI, Segretario Generale USAE e Coordinatore NICI, ha chiesto uno specifico approfondimento sia con il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, on. Mussi che con lo stesso Ministro BERSANI; gli incontri dovrebbero essere calendariati a breve. Ciò anche in funzione del fatto che già il prossimo 18 aprile ci sarà una nuova sessione dei tavoli di concertazione riguardanti il meridione, che peraltro è la parte del paese che più necessità di investimenti sui giovani.
Ufficio stampa