Convegno interessante e partecipato quello che la Federazione Sindacati Indipendenti ha organizzato a Roma nella sala congressi presso l'Hotel Cilicia.
“La Riforma della Pubblica Amministrazione” questo il titolo del convegno che ha visto alternarsi al tavolo quali relatori i componenti della Segreteria Nazionale della Federazione a cui sono seguiti i numerosi e quasi incontenibili interventi dei partecipanti il convegno, tra cui diversi segretari territoriali della FSI USAE.
E' stata proprio la ampia partecipazione alla discussione la caratteristica del convegno, certo la riforma messa in atto dal governo con la approvazione il 18 giugno u.s. del disegno di legge delega è stata motivo di interventi accalorati, anche per stigmatizzare il forte messaggio mediatico che lo ha accompagnato, non sono piaciuti infatti gli slogan messi in campo dal governo atti a criminalizzare il dipendente pubblico, altresì vi è stata molta condivisione sulla esigenza di trasferire in maniera effettiva il rischio impresa dell'imprenditore privato al manager pubblico con effettivi e reali meccanismi di penalizzazione in caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi o peggio per incapacità.
Al termine del convegno si è poi riunito il Consiglio Nazionale della FSI-USAE che, sull'onda dell'entusiasmo post convegno, riconoscendo l'esigenza di trasferire il dibattito sul territorio, nell'approvare la linea politica messa in campo dalla Segreteria Generale fino ad oggi ha altresì approvato la indizione di circa 70 convegni dibattito su temi di attualità sindacale, sociale, amministrativa, sul mercato del lavoro, convegni che saranno effettuati in ogni provincia italiana per tutti i mesi prossimi del 2008. Ogni Segretario territoriale FSI-USAE infatti, come previsto dallo statuto, si è assunto l'onere di organizzare almeno un convegno entro la fine dell'anno corrente.
“Un risultato interessante e entusiastico quello di oggi” ha dichiarato il Segretario Nazionale FSI-USAE Raimondo Leotta “ il dibattito deve essere riportato alla base del sindacato per far discutere chi rappresentiamo allo scopo di acquisire il volere dei lavoratori, diffondere la nostra identità e coinvolgere con l'entusiasmo, sicuramente un'esperienza da ripetere”