La trattativa sulla riforma del modello contrattuale rischia di diventare un dejà vu, con Confindustria e OO.SS. che, come quattro anni fa, non riescono a trovare un punto di accordo. Ieri  il tavolo che dovrebbe rivisitare il sistema dei contratti ha vissuto un’altra giornata interlocutoria. E anche se nessuno poteva pensava che la trattativa, schiacciata dalla vertenza Alitalia, subisse una svolta, le posizioni di industriali e  della OO.SS. sono rimaste molto lontane.
I nodi rimangono gli stessi: l’indice di inflazione sul quale calcolare i rinnovi contrattuali e il ‘peso’ della contrattazione di secondo livello. Le parti comunque si ritroveranno  per cercare di entrare nel merito delle questioni tecniche.
Secondo Confindustria, che ha chiarito l’impostazione del proprio documento, bisogna cominciare a definire gli aspetti di merito; e il documento può essere soggetto a modifiche ma deve rimane l’impostazione generale.
Passi avanti non ci sono stati e la trattativa  si profila lenta, faticosa e complessa. Anche se  una parte del sindacato ha ribadito la volontà di andare avanti e di chiudere con un accordo.


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