L’emendamento al ddl sul federalismo che apre al quoziente familiare va visto con ottimismo soprattutto perché da il via ad una più ampia “rivisitazione” fiscale che pone al centro la famiglia e non il singolo individuo. Lo ha commentato il Vice Segretario Generale Usae ( Unione Sindacati Autonomi Europei ), Leopoldo Guidi che sottolinea, inoltre, come in tal modo si vada a correggere quella grossa sperequazione subita dalle famiglie numerose soprattutto in termini di costi più che di benefici fiscali. Con il quoziente familiare – conclude Guidi – si potrebbe aprire una porta ad interventi più strutturali a favore delle famiglie resta però la massima attenzione a che il tutto non si trasformi nel solito brodino senza carne.   

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