Nella giornata di ieri 9 dicembre ’09 si è svolto il previsto incontro con il Ministro della funzione pubblica sui problemi legati alla vertenza per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego.
Nel corso della riunione il Ministro ha confermato il proprio impegno al pieno rispetto dei contenuti dell’accordo del 30 aprile 2009 sul nuovo modello contrattuale ed al conseguente reperimento, sulla base delle disposizioni della legge finanziaria in corso di approvazione, delle ulteriori risorse necessarie alla copertura degli oneri contrattuali.
Per l’avvio dei tavoli negoziali, il Ministro ha presentato un piano articolato di adempimenti, (previsti dalla legge) il cui espletamento è propedeutico all’avvio formale delle trattative.
Si riporta di seguito il calendario predisposto dalla funzione pubblica:
• 16 dicembre 2009 Ricostituzione del Collegio di indirizzo e di controllo dell’ARAN e nomina Presidente.
Entro il 31 dicembre 2009 Formalizzazione dei nuovi comitati di settore (tre Comitati di settore)
• Entro il 15 gennaio 2010 atto di indirizzo quadro per la definizione dei nuovi comparti e aree di contrattazione che il decreto 150/2009 fissa rispettivamente nel numero di quattro.
• Entro febbraio 2010 stipulazione con le Oo.Ss. degli accordi quadro sui comparti e sulle aree di contrattazione collettiva.
• Aprile 2010 La predisposizione ed emanazione degli atti di indirizzo all’ARAN per ognuno dei nuovi comparti ed aree da parte degli stessi comitati di settore costituiti secondo la legge al fine di provvedere all’apertura dei negoziati relativi al triennio 2010-2012.
Per quanto riguarda il D.Lgs. 150 il Ministro si è impegnato a prendere in esame tutte le problematiche che dovessero nascere in fase di applicazione per trovare le opportune soluzioni, se possibile in sede amministrativa, o in via legislativa se si rendesse necessario.
Su tali questioni il Ministro si è dichiarato disponibile ad un preventivo confronto con le OO.SS.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha altresì annunciato l’invio  di  una lettera al presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani, al presidente dell’Upi Fabio Melilli e al presidente dell’Anci Sergio Chiamparino chiedendo loro di aprire un confronto per estendere anche alle Regioni e agli Enti locali l’intesa per l’applicazione dell'”Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico”, sottoscritto lo scorso 30 aprile 2009.

Ufficio Stampa

SCHEDA DI SINTESI

1. Adempimenti per la contrattazione richiesti dal decreto n. 50/2009 (dicembre 2009 – marzo 2010)
Per la stipulazione dei nuovi contratti collettivi, occorrono alcuni adempimenti propedeutici, richiesti dal d.lgs. n. 150 del 2009, entrato in vigore il 16 novembre 2009:
– Il disegno di legge per la Finanziaria 2010, “nelle more della definizione del nuovo assetto contrattuale delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento all’individuazione del numero ed alla composizione dei comparti di contrattazione,” prevede lo stanziamento delle sole risorse per l’indennità di vacanza contrattuale: 350 milioni di euro nel 2010, 571 nel 2011 e 892 nel 2012 per il Settore Stato (centrale);
– Inoltre, sempre nella Finanziaria, c’è l’impegno del Governo, una volta esaurite le fasi di cui sopra, a individuare e a stanziare le ulteriori risorse finanziarie per il rinnovo dei contratti 2010-2012, secondo il nuovo modello contrattuale;
– La formalizzazione dei nuovi comitati di settore che dovranno rendere all’Aran, tramite apposito atto di indirizzo quadro, le indicazioni ai fini della stipulazione dell’accordo quadro per la definizione dei nuovi comparti e aree di contrattazione che il decreto fissa rispettivamente nel numero di quattro;
– I comitati di settore sono ridotti dalla legge a tre: uno nell’ambito della Conferenza delle Regioni, che esercita, per uno dei comparti di contrattazione, le competenze per le Regioni, i relativi enti dipendenti, e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale; uno nell’ambito dell’ANCI, dell’UPI e dell’Unioncamere che esercita, per un altro dei comparti, le competenze per i dipendenti degli Enti locali, delle Camere di commercio e dei segretari comunali e provinciali; un terzo costituito dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, di concerto con il Ministro dell’economia e finanze, “sentite” le istanze rappresentative prima espressione degli autonomi comitati di settore (per il sistema scolastico il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca; per le Agenzie fiscali, i direttori delle Agenzie fiscali; per le università, la CRUI; per gli enti di ricerca e gli enti pubblici non economici, le istanze rappresentative rispettivamente promosse dai presidenti degli stessi; per il CNEL il suo Presidente);
– Riorganizzazione dell’ARAN secondo le previsione del decreto legislativo 150 del 2009. Ricostituzione del Collegio di indirizzo e di controllo;
– La stipulazione con le organizzazioni sindacali degli accordi quadro sui comparti e sulle aree di contrattazione collettiva, che il nuovo decreto fissa in cifra fissa rispettivamente nel numero di quattro. L’accordo quadro, quindi, avrà il compito di definire quali amministrazioni rientrino nei singoli comparti ed aree di contrattazione, “ricompattando” i precedenti 12 comparti e le 8 aree di contrattazione collettiva, cui vanno aggiunte le cosiddette amministrazioni “monocomparto” che stipulavano autonomi contratti (ex art. 70, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001, vecchio testo: si tratta di ENAC; CNIPA; CNEL; ASI ed Unioncamere) e che la legge riconduce analogamente ai quattro comparti ed aree;
– La predisposizione ed emanazione degli atti di indirizzo all’ARAN per ognuno dei nuovi comparti ed aree da parte degli stessi comitati di settore costituiti secondo la legge al fine di provvedere all’apertura dei negoziati relativi al triennio 2010-2012. A tale fase potrà essere data attuazione solo successivamente all’entrata in vigore dei predetti CCNQ (Contratti Collettivi Nazionali Quadro).
2. Nuovo modello contrattuale in vigore dal 2010-2012
L’intesa applicativa al pubblico impiego dell’Accordo quadro del 22 gennaio 2009 prevede:
– Due livelli contrattuali: il contratto nazionale e quello decentrato di amministrazione o, in alternativa, territoriale;
– Il collegamento tra la crescita retributiva degli stipendi dei dipendenti pubblici e la previsione dell’indice IPCA al netto dei beni energetici importati;
– Una sessione di concertazione tra Governo e Sindacati nella quale valutare gli aumenti retributivi nel rispetto degli obiettivi e dei vincoli di finanza pubblica;
– Il ruolo fondamentale della valutazione, della trasparenza e della premialità del merito di amministrazioni, dirigenti e dipendenti della contrattazione integrativa.
L’accordo del nuovo modello contrattuale è stato firmato dal Governo e dalle Organizzazioni sindacali e si applica alle sole amministrazioni centrali. Il Governo ha sollecitato le regioni ed Enti locali per la firma del nuovo modello al fine di estendere a tutte le amministrazioni pubbliche l’accordo.

 

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