Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a 4 giorni di distanza dal CDM, ha firmato il decreto che contiene la manovra economica e finanziaria 2011-2012. Il testo definitivo del decreto legge secondo quanto riferisce una nota del Quirinale «è stato trasmesso domenica sera dalla presidenza del Consiglio dei ministri».

In serata il testo, che entra immediatamente in vigore, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale online con il titolo “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.
Rispetto al testo provvisorio, già trasmesso alle strutture decentrate, nel documento sarebbe stata stralciata la lista dei tagli ai 232 enti, fondazioni e istituti culturali per i quali aveva protestato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi.
Nel testo finale del provvedimento, secondo Palazzo Chigi, ci sarebbe comunque una riduzione delle spese per questo settore, affidata però alla valutazione del Ministro.

COME ANNUNCIATO SARA’ IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE – GIA’ CONVOCATO PER IL PROSSIMO 11 GIUGNO – CHE DECIDERA’ LA LINEA DI INTERVENTO NEI CONFRONTI DELLA MANOVRA CHE HA PESANTEMENTE COLPITO I DIPENDENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CENTRALE E LOCALE.

Ufficio stampa

IL TESTO

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a 4 giorni di distanza dal CDM, ha firmato il decreto che contiene la manovra economica e finanziaria 2011-2012. Il testo definitivo del decreto legge secondo quanto riferisce una nota del Quirinale «è stato trasmesso domenica sera dalla presidenza del Consiglio dei ministri».
In serata il testo, che entra immediatamente in vigore, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale online con il titolo “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.
Rispetto al testo provvisorio, già trasmesso alle strutture decentrate, nel documento sarebbe stata stralciata la lista dei tagli ai 232 enti, fondazioni e istituti culturali per i quali aveva protestato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi.
Nel testo finale del provvedimento, secondo Palazzo Chigi, ci sarebbe comunque una riduzione delle spese per questo settore, affidata però alla valutazione del Ministro.
La Segreteria Generale – che ha stigmatizzato il provvedimento che colpisce pesantemente i dipendenti della pubblica amministrazione centrale e locale – e’ gia’ all’opera per la predisposizione degli emendamenti per le commissioni parlamentari.
Ufficio stampa

IL TESTO DELLA MANOVRA

Di Admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *