Non bisogna essere dei geni per capire cosa significhi “meccanismi cogenti/sanzionatori” e “ la mobilità obbligatoria del personale” o ancora peggio “Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale” .
Tradotto letteralmente significa : lacrime e sangue per chi, i lavoratori dell’ex pubblico impiego, ha già pesantemente pagato due manovre in tre mesi; per quel settore di lavoratori che dovrebbe essere privatizzato e che invece è diventato il capro espiatorio dell’incapacità politica di governo del paese.
MA UN GOVERNO CHE NON MANTIENE I PATTI e cambia le carte in tavola senza una parola di confronto NON HA LE CARTE IN REGOLA PER CHIEDERE I NOSTRI SACRIFICI. Non si può pensare che i lavoratori delle pubbliche amministrazioni e le organizzazioni che come noi le rappresentano prendano schiaffi senza reagire.
“Non staremo con le mani in mano ad aspettare di prendere ancora sberle. C’era l’impegno a riaprire la contrattazione e quello pretendiamo che venga fatto.” Ha dichiarato uscendo dal briefing già programmato Adamo Bonazzi – Segretario Generale USAE – che ha aggiunto: “ Vedremo quali sono i provvedimenti che tradurranno in atti concreti la lettera odierna, ma le prime impressioni sono di burrasca in arrivo.”