Se i segnali li abbiamo visti fin dal mattino di questo Governo l’incontro di oggi ha chiarito che i debiti delle banche li devono pagare i lavoratori ed i pensionati e questo è inaccettabile.
Adamo Bonazzi, Segretario Generale USAE a questo proposito ha dichiarato: “Ancora una volta sono i lavoratori dipendenti a pagare il prezzo di una crisi che è nata dalle speculazioni e dalla malversazioni della finanza che hanno arricchito pochi ed indebolito tanta brava gente che chiede solo un lavoro onesto e che sia rispettata la propria dignità.” e continuando “Non c’è niente di equo nelle misure proposte dal Presidente Monti. Solo nuove tasse e sempre per gli stessi. E tagli al welfare. Che incideranno inevitabilmente su chi non ha possibilità di scelta. Troppo facile mungere sempre dalla stessa mucca che – complice il sostituto d’imposta – non può sottrarsi al prelievo. E troppo facile mascherare la questione distribuendo gli aumenti su più fronti dall’iva alle rendite catastali. Speriamo che in parlamento si rendano conto che così non va. E correggano il tiro. O altrimenti siano pronti a pagarne le conseguenze politiche. Questa è una cura che uccide il paziente. Quattro manovre che prelevano sempre dagli stessi soggetti in un solo anno non sono sopportabili. Non c’è nulla di tecnico in tutto questo. ”
Ufficio Stampa
Adamo Bonazzi, Segretario Generale USAE a questo proposito ha dichiarato: “Ancora una volta sono i lavoratori dipendenti a pagare il prezzo di una crisi che è nata dalle speculazioni e dalla malversazioni della finanza che hanno arricchito pochi ed indebolito tanta brava gente che chiede solo un lavoro onesto e che sia rispettata la propria dignità.” e continuando “Non c’è niente di equo nelle misure proposte dal Presidente Monti. Solo nuove tasse e sempre per gli stessi. E tagli al welfare. Che incideranno inevitabilmente su chi non ha possibilità di scelta. Troppo facile mungere sempre dalla stessa mucca che – complice il sostituto d’imposta – non può sottrarsi al prelievo. E troppo facile mascherare la questione distribuendo gli aumenti su più fronti dall’iva alle rendite catastali. Speriamo che in parlamento si rendano conto che così non va. E correggano il tiro. O altrimenti siano pronti a pagarne le conseguenze politiche. Questa è una cura che uccide il paziente. Quattro manovre che prelevano sempre dagli stessi soggetti in un solo anno non sono sopportabili. Non c’è nulla di tecnico in tutto questo. ”
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