Si e svolto oggi nel pomeriggio, a Palazzo Vidoni in Roma, un incontro tra Ministero della Funzione Pubblica e Organizzazioni Sindacali per la apertura dei tavoli attutivi del protocollo di intesa del 10 maggio 2012 tra Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, le Regioni, le Province, i Comuni e le Organizzazioni Sindacali.
L’incontro ha rappresentato l’apertura di un confronto organico sul problema del personale precario nella P.A. e sull’eventualità di procedere alla stesura di un accordo di stabilizzazione degli stessiparte pubblica ha aperto l’incontro proponendo l’attivazione di piu tavoli tecnici tematici sui diversi comparti della pubblica amministrazione quali la scuola, la ricerca, l’università, la sanità e gli enti locali.
La nostra delegazione USAE presente al tavolo ha rappresentato, relativamente al metodo, la necessità di attivare al piu presto i tavoli specifici, e per quanto alla sostanza e al merito ha confermato la necessità di definire e superare definitivamente il tema della precarietà nella pubblica amministrazione, argomento quest’ultimo che, secondo la USAE necessità di una maggiore chiarezza vuoi per garantire realmente i lavoratori ma anche per impedire che attraverso certe modalità di accesso – reclutamento alternativo – sia spesso aggirato – in maniera frequente – il vigente sistema di reclutamento nella P.A. che come risaputo prevede l’accesso per concorso pubblico. A tal proposito l’intervento della nostra delegazione ha ribadito la necessità di definire quali devono essere i criteri con cui si definisce lo status di lavoratore precario.
Al termine della riunione Stefano Castagnola presente in delegazione ha dichiarato “apprezziamo la volontà e la disponibilità del ministro a fare propri e solerti gli impegni dell’accordo del 10 maggio u.s., sull’argomento abbiamo le idee chiare, bisogna definire criteri chiari ed espliciti per evitare che all’interno dei vari comparti diverse interpretazioni creino discriminazioni o peggio meccanismi perversi con cui così si saltano a piedi pari le regole di accesso alla pubblica amministrazione che invece prevedono il concorso pubblico” , e aggiunge:
“è necessario conoscere lo stato del fenomeno oltre che per intervenire per capire se siamo di fronte a carenze di organico o analisi errate del fabbisogno di personale.”
Le parti si sono rinviate ai prossimi giorni per confrontarsi sulla proposta di lavoro di parte pubblica sull’argomento per affrontare immediatamente le situazioni più urgenti.

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