Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la c.d. “Garanzia Giovani”, programma europeo per favorire l’occupabilità e l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle giovani e ragazze per sostenere insieme le politiche di pari opportunità.
Nella giornata di ieri una delegazione USAE è stata ricevuta dalla Consigliera Nazionale di Parità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per ottenere i primi e sommari dati sull’attuazione del progetto partito in contemporanea nei 553 Centri per l’Impiego dislocati sul territorio nazionale. Nei rimi 22 giorni più di 57.000 giovani ambosessi di età compresa tra 15 ed 29 anni hanno aderito al progetto; la metà proveniente da Campania (22%), Sicilia (18%) e Toscana (10%). Il 47% di loro sono donne mentre la metà degli aderenti hanno un’età compresa tra i 19 ed i 24 anni.
Nella giornata di ieri una delegazione USAE è stata ricevuta dalla Consigliera Nazionale di Parità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per ottenere i primi e sommari dati sull’attuazione del progetto partito in contemporanea nei 553 Centri per l’Impiego dislocati sul territorio nazionale. Nei rimi 22 giorni più di 57.000 giovani ambosessi di età compresa tra 15 ed 29 anni hanno aderito al progetto; la metà proveniente da Campania (22%), Sicilia (18%) e Toscana (10%). Il 47% di loro sono donne mentre la metà degli aderenti hanno un’età compresa tra i 19 ed i 24 anni.
La procedura di adesione prevede che il giovane possa scegliere la regione ove svolgere il percorso di inserimento: ben il 26% di loro ha scelto una regione diversa da quella di residenza. Il 40% degli inseriti svolgerà il percorso lavorativo in Campania (17%), in Sicilia (13%) o nel Lazio (10%).
La procedura di inserimento del mondo del lavoro prevede una fase propedeutica, l’accoglienza del giovane, l’orientamento, la formazione (fontale, FAD e “on the job”) fino al sostegno dell’autoimprenditorialità, il tutto con una misurazione finale dell’efficacia.
Nell’ambito del dibattito avuto i delegati della Confederazione hanno avuto modo di capire punti di forza e criticità del progetto “Garanzia Giovani”, presentando così le proposte USAE che verranno vagliate del Ministro nell’ottica di migliorare l’efficacia del progetto che ci vede, nell’ambito del semestre italiano, capofila europei per l’orientamento e la stesura delle linee guida dell’occupazione giovanile.
Le richieste fatte alla Consigliera Nazionale di Parità hanno riguardato, oltre alla problematica applicativa sulle pari opportunità e sui protocolli operativi dei Centri per l’Impiego ad oggi normati su base regionale anziché nazionale:
1. l’organizzazione di un’informativa efficacie del progetto Garanzia Giovani partendo dalle scuole secondarie lasciando ai Centri dell’Impiego un ruolo secondario o suppletivo alla fase propedeutica;
2. la richiesta al Governo di creare misure economiche che possano incentivare l’Imprenditore a mantenere nel tempo il posto di lavoro al giovane piuttosto che al mero inserimento;
3. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio di concerto con CCIAA e DTL su quelle donne titolari di Partita IVA avente codici Ateco in settori lavorativi a prevalenza maschile (ad esempio Edilizia, Trasporto, Commercio Ambulante, Agricoltura, ecc.) in modo da limitare il fenomeno delle c.d. “ditte di comodo”;
4. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio di concerto con CCIAA e DTL sui licenziamenti volontari da parte di giovani precedenti ad una apertura di Partita IVA con codice Ateco identico alla ditta titolare del rapporto lavorativo in modo da limitare il fenomeno dei c.d. “rapporti di lavoro subordinati con Partita IVA”;
5. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio che possa limitare le elusioni normative o gli illeciti a quelle aziende che utilizzano giovani scegliendo le modalità formative in FAD o “on the job”;
6. riconoscendo l’assoluta bontà del disposto ex-D.Lgs. 39 del 4 marzo 2014 relativo alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, e riguarda tutte le organizzazioni che impiegano personale le cui mansioni comportino contatti diretti e regolari con minori; la richiesta di sensibilizzare il Governo alla lotta contro la violenza delle donne sul posto di lavoro normando quelle organizzazioni che impiegano personale le cui mansioni comportino contatti diretti e regolari tra persone di sesso diverso;
7. nell’ottica dell’armonizzazione di tempi lavoro, vita privata e famiglia normare il congedo parentale prevedendo la possibilità di fruizione a ore anziché a periodo;
8. la richiesta di sensibilizzare il Governo a normare l’aumento delle c.d. “quote rosa” nella Dirigenza enei C.d.A. delle imprese del settore privato basandosi su sistemi meritocratici e premianti anche in ottica di armonizzazione di tempi lavoro, vita privata e famiglia.
La Consigliera Nazionale di Parità ha concluso l’incontro assumendosi l’impegno di razionalizzare le risorse economiche destinate al progetto “Garanzia Giovani” attraverso il FSE, demandare alla contrattazione nazionale l’annosa problematica del congedo parentale ad ore, creare un tavolo tecnico che possa fornire alle Regioni procedure sulle pari opportunità uniformando l’approccio su base nazionale, coinvolgendo le parti sociali costituire un Gruppo Pilota del progetto per 18 mesi in modo da dotare i Centri per l’Impego di linee guida idonee a fare sussidiarietà.
Nell’ottica che l’analisi e l’elaborazione dei dati assunti dalla Contrattazione di secondo livello nel settore privato è indispensabile all’Osservatorio per proporre al Governo le Agevolazioni Fiscali, la Consigliera Nazionale di Parità ha infine sottolineato l’importanza sistema Bilateralità quale mezzo sussidiario ai lavoratori per il sostegno al reddito nei periodi di crisi.
Un importante passo in avanti è stato compiuto ieri dall’azione congiunta del Governo e delle Parti Sociali per ridare vigore all’occupazione giovanile nel nostro paese cosicché i nostri ragazzi non siano obbligati ad emigrare alla ricerca di un’occupazione che possa permettergli una vita dignitosa.
Attendiamo ora riscontro alle richieste presentate e la linea operativa che la Consigliera ed il Ministro ci presenteranno per intervenire attivamente nei tavoli tecnici di supporto al progetto “Garanzia Giovani”.
Ufficio Stampa USAE
La procedura di inserimento del mondo del lavoro prevede una fase propedeutica, l’accoglienza del giovane, l’orientamento, la formazione (fontale, FAD e “on the job”) fino al sostegno dell’autoimprenditorialità, il tutto con una misurazione finale dell’efficacia.
Nell’ambito del dibattito avuto i delegati della Confederazione hanno avuto modo di capire punti di forza e criticità del progetto “Garanzia Giovani”, presentando così le proposte USAE che verranno vagliate del Ministro nell’ottica di migliorare l’efficacia del progetto che ci vede, nell’ambito del semestre italiano, capofila europei per l’orientamento e la stesura delle linee guida dell’occupazione giovanile.
Le richieste fatte alla Consigliera Nazionale di Parità hanno riguardato, oltre alla problematica applicativa sulle pari opportunità e sui protocolli operativi dei Centri per l’Impiego ad oggi normati su base regionale anziché nazionale:
1. l’organizzazione di un’informativa efficacie del progetto Garanzia Giovani partendo dalle scuole secondarie lasciando ai Centri dell’Impiego un ruolo secondario o suppletivo alla fase propedeutica;
2. la richiesta al Governo di creare misure economiche che possano incentivare l’Imprenditore a mantenere nel tempo il posto di lavoro al giovane piuttosto che al mero inserimento;
3. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio di concerto con CCIAA e DTL su quelle donne titolari di Partita IVA avente codici Ateco in settori lavorativi a prevalenza maschile (ad esempio Edilizia, Trasporto, Commercio Ambulante, Agricoltura, ecc.) in modo da limitare il fenomeno delle c.d. “ditte di comodo”;
4. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio di concerto con CCIAA e DTL sui licenziamenti volontari da parte di giovani precedenti ad una apertura di Partita IVA con codice Ateco identico alla ditta titolare del rapporto lavorativo in modo da limitare il fenomeno dei c.d. “rapporti di lavoro subordinati con Partita IVA”;
5. l’attivazione di un monitoraggio sul territorio che possa limitare le elusioni normative o gli illeciti a quelle aziende che utilizzano giovani scegliendo le modalità formative in FAD o “on the job”;
6. riconoscendo l’assoluta bontà del disposto ex-D.Lgs. 39 del 4 marzo 2014 relativo alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, e riguarda tutte le organizzazioni che impiegano personale le cui mansioni comportino contatti diretti e regolari con minori; la richiesta di sensibilizzare il Governo alla lotta contro la violenza delle donne sul posto di lavoro normando quelle organizzazioni che impiegano personale le cui mansioni comportino contatti diretti e regolari tra persone di sesso diverso;
7. nell’ottica dell’armonizzazione di tempi lavoro, vita privata e famiglia normare il congedo parentale prevedendo la possibilità di fruizione a ore anziché a periodo;
8. la richiesta di sensibilizzare il Governo a normare l’aumento delle c.d. “quote rosa” nella Dirigenza enei C.d.A. delle imprese del settore privato basandosi su sistemi meritocratici e premianti anche in ottica di armonizzazione di tempi lavoro, vita privata e famiglia.
La Consigliera Nazionale di Parità ha concluso l’incontro assumendosi l’impegno di razionalizzare le risorse economiche destinate al progetto “Garanzia Giovani” attraverso il FSE, demandare alla contrattazione nazionale l’annosa problematica del congedo parentale ad ore, creare un tavolo tecnico che possa fornire alle Regioni procedure sulle pari opportunità uniformando l’approccio su base nazionale, coinvolgendo le parti sociali costituire un Gruppo Pilota del progetto per 18 mesi in modo da dotare i Centri per l’Impego di linee guida idonee a fare sussidiarietà.
Nell’ottica che l’analisi e l’elaborazione dei dati assunti dalla Contrattazione di secondo livello nel settore privato è indispensabile all’Osservatorio per proporre al Governo le Agevolazioni Fiscali, la Consigliera Nazionale di Parità ha infine sottolineato l’importanza sistema Bilateralità quale mezzo sussidiario ai lavoratori per il sostegno al reddito nei periodi di crisi.
Un importante passo in avanti è stato compiuto ieri dall’azione congiunta del Governo e delle Parti Sociali per ridare vigore all’occupazione giovanile nel nostro paese cosicché i nostri ragazzi non siano obbligati ad emigrare alla ricerca di un’occupazione che possa permettergli una vita dignitosa.
Attendiamo ora riscontro alle richieste presentate e la linea operativa che la Consigliera ed il Ministro ci presenteranno per intervenire attivamente nei tavoli tecnici di supporto al progetto “Garanzia Giovani”.
Ufficio Stampa USAE