Nel primo pomeriggio una nostra delegazione guidata dal segretario Generale è stata audita dalla commissione Lavoro pubblico e privato della camera dei deputati.

Occasione e oggetto di tale adizione è l’esame del DDL N. 2486 “Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” .  Per tale audizione la Segreteria Generale ha predisposto un corposo documento che è scaricabile con il link a fondo pagina.

Nel corso dell’audizione il Segretario Generale ha posto l’accento su alcuni punti focali del testo del Decreto Legge da convertire ponendo una questione di metodo, una questione di merito e alcune questioni di dettaglio.

 

LA QUESTIONE DI METODO : il provvedimento che al suo interno ha norme di natura ben diversa e secondo noi dovrebbero essere oggetto di provvedimenti separati. Ciò vale in particolare per il TITOLO IV (misure per lo snellimento del processo amministrativo e l’attuazione del processo civile telematico)  che dovrebbe essere contenuto nella riforma organica della Giustizia peraltro già annunciata. 

LA QUESTIONE DI MERITO : Il così detto “lavoro pubblico”, in effetti di pubblico mantiene le finalità del servizio e la proprietà degli enti, ma che i rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato   nell’impresa, ma continua ad essere tormentato con innumerevoli revisioni delle norme, che spesso vanno in direzione diametralmente opposta alle precedenti e quasi sempre sono scollegate dal contesto dell’effettivo governo del sistema.  E, anche in questo caso si interviene sulle norme del “lavoro pubblico” con un provvedimento urgente, per l’appunto un decreto legge, prima di aver definito gli assetti di governo dei vari livelli dello Stato che sono in un continuo divenire e che, nella migliore delle ipotesi, saranno deliberati con disegno di legge costituzionale non prima di un anno. Va quindi evidenziato che anche il provvedimento oggi in esame segue questa logica e questo basta a dire che anch’esso è destinato a procurare gravi danni ai lavoratori del settore che saranno additati per responsabilità non loro e che ricordiamo per le ragioni di cui al punto 1 sopra citato attendono legittimamente il rinnovo dei contratti dal 2009.

Contratti che la nostra delegazione ha rivendicato con forza proponendo un emendamento alla legge di conversione che disponga il finanziamento dei contratti nazionali di lavoro e l’apertura immediata delle trattative per il rinnovo dei CCNL.

il Segretario Generale e la nostra delegazione  nell’audizione hanno poi posto l’accento su una serie di aspetti di dettaglio che riguardano gli articoli :

Articolo 4 (Mobilità obbligatoria e volontaria) in cui le modifiche apportate all’art.30 del d.lgs. 165/01 sembrerebbero lasciare alle amministrazioni un eccessivo potere discrezionale che potrebbe essere esercitato sia in senso discriminatorio che in senso clientelare. Si può trasferire entro i 50 Km il sindacalista che infastidisce, oppure orientato a favorire gli amici da altra amministrazione.

Art. 7    (Prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni) in cui prescindendo da ogni valutazione sul merito della norma così come formulata è stata proposta l’introduzione con un emendamento di un comma 4  così formulato: “ I risparmi ottenuti con le norme di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo implementeranno le risorse contrattuali dei lavoratori contrattualizzati delle amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del D.Lgs. 165/2001 e saranno distribuite con le procedure contrattuali e negoziali   previste.”

Art. 11     (Disposizioni sul personale delle regioni e degli enti locali) di cui si è proposta lo soppressione integrale dell’articolo.

Art. 21 (Scuole di formazione) che – in buona sostanza – è stato giudicato come testo fumoso  per una precisa volontà del legislatore.

Per una lettura completa si rimanda al documento consegnato scaricabile con il link sottostante.

UFFICIO STAMPA

 

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