Resta debole la ripresa dell’economia italiana e molto probabilmente nel 2015 la crescita del Pil sarà inferiore al +0,9% indicato dal governo. Secondo le stime dell’Istat, negli ultimi tre mesi dell’anno ci sarà un +0,2%, come nel trimestre precedente. Un rallentamento rispetto al primo semestre che porterà a una crescita inferiore alle aspettative: per quest’anno infatti, al momento, si prevede un +0,7% a parità di giorni lavorativi.
Un risultato che alla fine potrebbe essere arrotondato a +0,8%, visto che il 2015 ha tre giornate di lavoro in più. Ma è difficile che si raggiunga il +0,9% indicato dall’Istat un mese fa, in linea con le previsioni dell’esecutivo. E lo stesso Presidente del consiglio ha riconosciuto che il Pil è in frenata, sottolineando che “alcune previsioni segnano un potenziale rallentamento della ripresa”.
Per il quarto trimestre, spiega l’istituto di statistica, “ci si attende la prosecuzione di una espansione a ritmi moderati. Il percorso di crescita rimane caratterizzato dall’attuale fase del ciclo internazionale, che condiziona negativamente la dinamica delle esportazioni italiane”. Tuttavia, “il clima di fiducia delle famiglie prefigura un andamento positivo dei consumi anche nei prossimi mesi, così come rimangono moderatamente favorevoli le attese sull’evoluzione dell’occupazione e dell’inflazione”.

nota integrale istat

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