Sig. Ministro, Sig.ri Sottosegretari, abbiamo appreso che al Consiglio dei Ministri del 26 febbraio u.s. finalmente la politica ha preso in considerazione la questione del salario dei lavoratori della giustizia, ma l’esultazione ha lasciato subito spazio alla meraviglia, allo stupore e alla rabbia. Pensavamo che si affrontasse in modo serio e strutturato la questione stipendiale, da anni richiesta dalla scrivente organizzazione sindacale Fsi Usae. Invece si è pensato di intervenire attraverso condizionalità e con lo strumento del Fua ( art. 24 della bozza dello schema di decreto legge ). Il salario accessorio è una soluzione illusoria per i lavoratori giudiziari: variabilità degli stanziamenti, contrattazione, lunghe attese per i pagamenti, insomma una soluzione che non ci piace per nulla ed ancor meno ai lavoratori giudiziari! Eppure all’interno dell’Amministrazione della giustizia abbiamo visto recentemente il giusto riconoscimento delle responsabilità, dei carichi di lavoro e delle funzioni, si veda i direttori delle carceri con l’indennità aggiuntiva corrisposta da settembre scorso; i magistrati onorari a cui è stato riconosciuto uno stipendio; da ultimo, poiché presenti anche nella nostra amministrazione, l’assegno ad personam per il personale della Croce Rossa. Responsabilità, carichi di lavoro e funzioni che ha anche il personale giudiziario, ma che devono trovare un riconoscimento attraverso uno strumento che assicuri un importo mensile certo, costante e continuativo, con una indennità aggiuntiva sul modello delle Dogane, che la Fsi Usae ha chiamato “Ausilio alla magistratura”.

Sig. Ministro e Sig.ri Sottosegretari, questa è la nostra richiesta

UN’INDENNITA’ AGGIUNTIVA PER IL PERSONALE GIUDIZIARIO SUL MODELLO DELLE DOGANE!! NO ALL’INCREMENTO SALARIALE ATTRAVRSO IL FUA Pertanto, chiediamo una modifica all’articolo 24, nel senso sopra detto!

Paola Saraceni Segretario Nazionale di Federazione 347.0662930 fsi.funzionicentrali@usaenet.org