Il ministro del Lavoro Marina Calderone delinea quella che sarà la base della riforma Pensioni 2024, che dovrà però essere ancora tutta discussa con le parti sociali. Stop agli scaloni pensionistici garantiti dalle varie quote sperimentali che si sono susseguite negli anni; attenzione alle pensioni integrative; possibilità di destinare il Tfr ai fondi complementari e agevolazioni fiscali. Tutte proposte lanciate dalla ministra nel corso di un’audizione al Senato.
“Chiudere la stagione delle forme di accesso a pensioni sperimentali” per “individuare l’accesso a pensioni più compatibili con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro, evitando pericolosi scaloni anagrafici”, ha spiegato. E ancora: “si perseguirà una razionalizzazione degli strumenti di prepensionamento a oggi esistenti, prevedendo forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione e percorsi ‘mirati’ di staffetta generazionale con doti attrattive di incentivi alle assunzioni che consentano un efficace rilancio dell’occupazione giovanile”.
Calderone ha assicurato che la Riforma pensioni 2024 punterà anche sui giovani: “Saranno verificate, a favore delle generazioni più giovani, forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue, si disegneranno forme di potenziamento della posizione pensionistica in modo da formare in modo consapevole una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico”.
Il disegno complessivo punta quindi a razionalizzare gli strumenti di prepensionamento, inserire misure strutturali, eliminando le quote sperimentali tanto di moda in questi anni (si pensi a Quota 100 e Quota 103) e incentivare un percorso di adesione ai fondi integrativi di pensionamento, con sgravi fiscali. Questa al momento l’idea del governo, che però dovrà confrontarsi ora con sindacati e parti sociali. L’incontro è già fissato per il 19 gennaio 2023 e l’idea è di arrivare a impostare l’impianto entro settembre, per poi far entrare in vigore la riforma pensionistica a partire da gennaio 2024. Nei prossimi paragrafi le principali novità.
Riforma Pensioni 2024: stop scaloni previdenziali
Primo mattone del piano Calderone per la riforma previdenziale è dare una frenata alle quote e scaloni previdenziali, inseriti in forma sperimentale e sempre a scadenza. Si tratta di tutta quella serie di quote (quota 100 e quota 103 ad esempio) che hanno permesso l’uscita da lavoro flessibile con un mix di anni di età anagrafica e contributi.
Secondo la ministra occorre dare uno stop alle “forme di accesso a pensione sperimentale“, arrivando a “un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l’accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro“. L’idea è evitare “pericolosi scaloni anagrafici”.
Cosa si intenda per forme più compatibili con esigenze personali e sanitari del lavoratore è ancora nebuloso. Dovrà sicuramente essere discusso con le parti sociali, già agguerrite contro le decisioni del governo Meloni previste per la Manovra 2023.
Riforma Pensioni 2024: pensione giovani
Per i giovani con carriere discontinue dovrebbe anche scattare una nuova copertura pensionistica di garanzia. “Al contempo – spiega Calderone – saranno verificate, a favore delle generazioni più giovani, forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue, si disegneranno forme di potenziamento della posizione pensionistica in modo da formare in modo consapevole una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico”.
Riforma Pensioni 2024: turn over e prepensionamenti
La stagione della riforma pensioni del 2024 porterà anche a una razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento, con agevolazioni e forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione.
Riforma Pensioni 2024: pensioni integrative e TFR
E’ presente ora, ma verrà rilanciata dal 2024 la pensione integrativa. Nelle intenzioni dovrà essere sviluppata in sinergia con la previdenza obbligatoria. Saranno lanciate campagne di adesione ai fondi pensione e un “nuovo anno zero” per la destinazione del Tfr dei lavoratori dipendenti alle forme complementari. Tutto ciò favorito da agevolazioni e sgravi fiscali.
Fonte: leggioggi