Il voto finale arriva solo alle 5 del mattino. Il sì definitivo del Senato è arrivato solo dopo le 5,30 del mattino con 161 sì, 78 no e nessun’astensione.
È arrivata solo poco prima delle 5 la fiducia al maxiemendamento posto dal governo sulla legge di stabilità. I voti favorevoli sono stati 162, i no 37 e nessuno si è astenuto. Poi un breve Consiglio dei ministri e la commissione Bilancio ha approvato la nota di variazione al bilancio, che è tornata all’esame dell’Aula. Il sì definitivo del Senato è arrivato solo dopo le 5,30 del mattino con 161 sì, 78 no e nessun’astensione.
Ora la manovra torna alla Camera per l’approvazione definitiva da parte del Parlamento.
Nel maxi-emendamento, un documento di quasi 300 pagine di cui 132 dedicate ai 755 commi dell’unico articolo, vengono confermate previsioni – al comma 565 – di un accordo tra Governo e regioni, che – previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati – definisca i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di équipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione. Nel testo sono poi contenute misure per porre un parziale rimedio all’incredibile situazione di disagio in cui sono venuti a trovarsi i dipendenti delle Province che vanno verso l’abolizione. Una situazione che è figlia della confusione istituzionale che regna nella classe politica sull’argomento e che – come noto – non ci piace affatto.
Anche la soluzione ci sembra sinceramente una pezza e non una vera soluzione: per due anni i dipendenti delle Province manterranno, infatti, il posto di lavoro e scatterà il ricollocamento in altre amministrazioni, prioritariamente negli uffici giudiziari, e solo dal 2017 per chi non avrà trovato nuovo posto con la “mobilità interna” scatteranno le procedure di mobilità, con l’80% dello stipendio. Prendiamo però atto che, sull’argomento, è intervenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha assicurato: “Il personale delle province non rimarrà per strada, verrà assorbito tramite blocco di tutte le assunzioni in tutte le amministrazioni dello Stato e affini”.
Segue una sintesi delle norme che modo toccano il comparto sanitario e l’assistenza sanitaria in modo diretto o indiretto.
Ecco quindi un’ampia sintesi delle norme che in qualche modo toccano l’assistenza sanitaria e il comparto sanitario, in modo diretto o indiretto.
Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
Comma 35. A tutte le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, per il periodo 2015-2019, è attribuito un credito d’imposta nella misura del 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quelli on corso al 31 dicembre 2015. Il credito d’imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizioni che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo pari a 30mila euro.
Comma 50 . Stanziato un contributo di 45 milioni annui per il triennio 2015/2017 per le bonifiche dei siti contaminati dall’amianto.
Casse previdenziali e credito di imposta
Commi 91, 92, 94, 94 e 95. Gli aumenti dell’imposta dall’11,5 al 20% per i fondi pensione e dal 20 al 26% per i fondi delle casse di previdenza, vengono compensati da un credito d’imposta per casse previdenziali e fondi pensione che sostengono investimenti infrastrutturali da individuare con un successivo decreto ministeriale pari ad un importo di 80 mln.
Assistenza a malati di mesotelioma
Comma 116. Estensione sperimentale dei benefici assistenziali del Fondo vittime amianto anche ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la malattia a seguito di lavorazione dell’amianto o per esposizione ambientale comprovata.
Comma 117. Facilitazioni nella decorrenza del trattamento pensionistico agli ex lavoratori occupati nelle imprese di scoibentazione e bonifica che hanno cessato il rapporto di lavoro a seguito di chiusura, dismissione o fallimento dell’impresa, e il cui sito è interessato da piano di bonifica e che risultino ammalati con patologia asbesto correlata accertata e riconosciuta.
Misure a favore della famiglia e “bonus bebè”
Comma 125. Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle relative spese per il sostegno, per ogni figlio nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, è riconosciuto un assegno di importo annuo di 960 euro erogato mensilmente a decorrere dal mese di nascita o adozione. Tale assegno è corrisposto fino al compimento del terzo anno d’età ovvero del terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione, per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno, residenti in Italia e a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui. Qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia una condizione economica corrispondente a un valore dell’ISEE non superiore a 7.000 euro annui, l’importo dell’assegno di 960 euro è raddoppiato.
Comma 130. Nel limite di 45 milioni di euro per l’anno 2015, al fine di contribuire alle spese per il mantenimento dei figli, sono riconosciuti, per l’anno 2015, buoni per l’acquisto di beni e servizi a favore dei nuclei familiari con un numero di figli minori pari o superiore a quattro in possesso di una situazione economica corrispondente a un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 8.500 euro annui. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono stabiliti l’ammontare massimo complessivo del beneficio per nucleo familiare.
Comma 131. Viene istituito un fondo con una dotazione di 112 milioni di euro per l’anno 2015, da destinare a interventi in favore della famiglia, di cui una quota pari a 100 milioni di euro è riservata per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Una quota pari a 12 milioni servirà per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
Fondo nazionale Politiche sociali
Comma 132. Lo stanziamento del Fondo nazionale per le Politche sociali si attesta a quota 300 mln annui a partire dal 2015.
Comma 133. Nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Ssn, a decorrere dall’anno 2015, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo. Una quota di queste risorse, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l’adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta. Il Ministero della Salute dovrà poi adottare, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (GAP). Sempre il Ministero della Salute, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, dovrà rivedere la composizione dell’Osservatorio,assicurando la presenza di esperti in materia, di rappresentanti delle regioni e degli enti locali, nonché delle associazioni operanti nel settore.
Comma 156. Il Fondo per le social card sarà di 250 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.
Comma 157. Estendere ai cittadini comunitari ed extracomunitari la carta acquisti (social card) introdotta dalla legge di stabilità 2014 soppresso in fase di conversione in legge.
Comma 158. Lo stanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali, ammonterà per il 2015 a 300 milioni di euro.
Comma 159. Lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze viene incrementato a 400 milioni di euro per il 2015 e fissato a 250 milioni di euro per il 2016.
Comma 160. Incremento del fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 20 milioni per il 2015.
Garante infanzia e adolescenza
Comma 172. Le risorse finanziarie assegnate all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza sono integrate di 650.000 euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017.
Danneggiati emotrasfusioni
Comma 186. Agli oneri finanziari derivati dalla corresponsione degli indennizzi per soggetti danneggiati da emotrasfusioni, a decorrere dal 1° gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2014 e degli oneri derivanti dal pagamento degli arretrati della rivalutazione dell’indennità integrativa speciale di cui al citato indennizzo fino al 31 dicembre 2011, si provvede mediante l’attribuzione alle Regioni di un contributo di 100 milioni di euro per l’anno 2015, di 200 milioni di euro per l’anno 2016 e di 289 milioni di euro per l’anno 2017 e 146 milioni di euro per l’anno 2018.
Comma 190. Contributo di 7 milioni annui per le attività del Comitato paralimpico nazionale.
Comma 253. Prorogato fino al 31 dicembre 2015 il blocco economico della contrattazione; rinviato di un anno il pagamento delle indennità di vacanza contrattuale e prorogato fino al 31 dicembre 2015 il blocco degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato.
Registro donatori per l’eterologa
Comma 297. Al fine di garantire, in relazione alle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, la tracciabilità del percorso delle cellule riproduttive dal donatore al nato e viceversa, nonché il conteggio dei gameti delle cellule riproduttive di un medesimo donatore, è istituito presso l’Istituto superiore di sanità, Centro nazionale Trapianti e nell’ambito del sistema informativo trapianti, il Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, dove sono registrati tutti i soggetti ammessi alla donazione, mediante l’attribuzione a ogni donatore di un codice. Viene garantito l’anonimato dei donatori.
Concorso delle Regioni alla finanza pubblica
Comma 398. Per gli anni 2015-2018 il contributo delle regioni sale a 3.452 milioni di euro annui per le regioni ordinarie e a 548 per quelle a statuto speciale, in ambiti di spesa e per importi complessivamente proposti, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, in sede di autocoordinamento dalle regioni da recepire con Itensa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni entro il 31 gennaio 2015.In assenza di tale intesa entro il predetto termine, sarà il governo centrale a reperire la stessa somma tra le quote spettanti alle regioni, considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale.
Attuazione del Patto per la salute 2014-2016
Comma 555. l livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale è stabilito in 112.062.000.000 euro per l’anno 2015 e in 115.444.000.000 euro per l’anno 2016.
Comma 556. Eventuali risparmi nella gestione del Servizio sanitario nazionale effettuati dalle regioni rimangono nelle disponibilità delle regioni stesse per finalità sanitarie.
Comma 559. A decorrere dall’anno 2015, fermo restando il livello di finanziamento ordinario del Servizio sanitario nazionale cui concorre ordinariamente lo Stato, gli importi previsti in favore degli hanseniani, per il programma di prevenzione e lotta contro l’Aids, per le disposizioni urgenti in materia sanitaria e per gli stranieri, confluiscono nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale (per una spesa complessiva di oltre 180 mln). Per gli interventi di prevenzione e cura della fibrosi cistica resta valido il criterio di riparto in base alla consistenza numerica dei pazienti assistiti nelle singole regioni, alla popolazione residente, nonché alle documentate funzioni dei Centri ivi istituiti.
Comma 560. A decorrere dall’anno 2015, fermo restando il livello di finanziamento del Ssn, gli importi derivanti dall’assegnazione delle borse di studio ai medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specifica (38,735 mln), quelli destinati all’assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Ssn (30,990 mln) e quelli destinati alla riqualificazione dell’assistenza sanitaria e attività libero-professionale (per un valore massimo di 41,317 mln), sono ripartiti annualmente all’atto della ripartizione delle somme spettanti alle Regioni a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario standard regionale.
Comma 561. A decorrere dal 2015 i riparti dei seguenti importi devono tenere conto di eventuali modifiche dei relativi criteri: importo destinato al finanziamento del trasferimento al Ssn della sanità penitenziaria(6,680 mln), importo destinato al finanziamento delle funzioni trasferite al Ssn in applicazione del riordino della medicina penitenziaria, importo destinato al finanziamento degli oneri previsti per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
Comma 564. Per l’avvio dell’implementazione dei flussi informativi per il monitoraggio delle prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza primaria, è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2015, nello stato di previsione del Ministero della salute.
Comma 565. Definizione di ruoli, competenze, relazioni professionali, responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni ed obiettivi, delle professioni sanitarie infermieristiche-ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari.
Comma 566. Viene stabilito che l’accertamento da parte della regione del mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali costituisce per il direttore generale grave inadempimento contrattuale e comporta la decadenza automatica dello stesso.
Comma 567. La verifica del conseguimento, da parte dei direttori generali, degli obiettivi di salute e assistenziali, costituisce adempimento ai fini dell’accesso al finanziamento integrativo del Ssn, ed è effettuata nell’ambito del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea.
Comma 568. La nomina a commissario ad acta è incompatibile con l’affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale, presso la Regione soggetta a commissariamento. Il commissario deve possedere un curriculum che evidenzi qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria anche in base ai risultati in precedenza conseguiti.
Comma 571. Sarà compito del commissario ad acta, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano di rientro specificati nei singoli contratti dei Direttori generali, proporre la decadenza degli stessi, dei direttori amministrativi e sanitari degli enti del Ssr, con provvedimento motivato.
Comma 575. Le Regioni dovranno provvedere al riordino degli Istituti zooprofilattici sperimentali entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge di stabilità.
Comma 576. In caso di mancato rispetto del termine stabilito dal comma 575, il Ministro della salute dovrà provvedere a nominare un commissario.
Comma 583. Le disposizioni della legge n. 191/2009 (Tremonti), che prevedevano che le spese del personale non superassero per il triennio 2010-2012 il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4 per cento, vengono prorogate a ciascuno degli anni dal 2013 al 2020. A tale fine si considerano anche le spese per il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, o che presta servizio con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o con convenzioni.
Comma 584. Entro il 31 dicembre 2015 l’Aifa, sulla base delle valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso, provvede ad una revisione straordinaria del Prontuario farmaceutico nazionale sulla base del criterio costo/beneficio e efficacia terapeutica, prevedendo anche dei prezzi di riferimento per categorie terapeutiche omogenee.
Comma 585. Definizione di una rete di comunicazione dedicata alla dispositivo-vigilanza che consenta lo scambio tempestivo e capillare delle informazioni riguardanti incidenti che coinvolgono dispositivi medici.
Comma 586. Per promuovere il razionale uso dei dispositivi medici sulla base del principio costo-efficacia, il Ministero della salute, avvalendosi di Agenas e di Aifa, provvede a definire, attraverso l’istituzione di una cabina di regia, le priorità ai fini assistenziali; individuare i requisiti indispensabili per l’acquisizione dei dispositivi medici a livello nazionale, regionale e intra-regionale o aziendale, e a indicare gli elementi per la classificazione dei dispositivi medici in categorie omogenee per l’individuazione dei prezzi di riferimento; istituire una rete nazionale, coordinata da Agenas, di collaborazione tra regioni per la definizione e per l’utilizzo di strumenti per il governo dei dispositivi medici e per l’Hta.
Comma 587. Per garantire un equo e omogeneo accesso ai medicinali innovativi o di eccezionale rilevanza terapeutica, l’Aifa predispone valutazioni di Hta volte a individuare percorsi farmaco-terapeutici in grado di garantire l’impiego efficiente e costo-efficace delle risorse disponibili.
Comma 588. Viene abrogato il limite d’età a 65 anni per i titolari di farmacie private.
Comma 589. Le tariffe a carico delle aziende titolari per il rilascio dei provvedimenti di rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali omeopatici, vengono fissate in 88 euro per i medicinali unitari, indipendentemente dalle diluizioni e dalla forma farmaceutica, e in 1.200 euro per i medicinali complessi, sempre indipendentemente dal numero dei componenti e dalla forma farmaceutica. Entro il 31 marzo 2015, spetterà all’Aifa individuare, con proprio provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, la documentazione necessaria per il rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio di questi medicinali.
Comma 590. Al fine della razionalizzazione, distribuzione e contenimento della spesa farmaceutica, incarica Ministero della Salute e Mef di emanare un decreto per determinare le modalità per la produzione e distribuzione dei farmaci anche in forma di monodose in ambito ospedaliero.
Commi 592 e 594. Viene istituito presso il ministero della Salute un Fondo per l’acquisto dei farmaci innovativi con uno stanziamento dello Stato di 100 milioni di euro per il 2015 (dedotti dal fondo per interventi strutturali di politica economica), cui si aggiungono 400 milioni per il 2015 e altri 500 per il 2016, ricavati invece dalle quote a destinazione vincolata già stanziati per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale. In relazione alla spesa nell’ambito delle risorse messe a disposizione dal Fondo, cambiano anche le regole del pay back. In particolare, se il fatturato aziendale per un determinato farmaco innovativo supera la quota di 300 milioni annui, la stessa azienda sarà tenuta a farsi carico del pay back in misura del 20% dell’eventuale sforamento delle risorse messe in campo dal Fondo per i farmaci innovativi, mentre il restante 80% sarà ripartito, proporzionalmente ai rispettivi fatturati, tra tutte le altre aziende farmaceutiche titolari di brevetti di farmaci non innovativi. Scopo della modifica, si legge nella relazione tecnica all’emendamento, è quello di non far gravare l’intero sforamento del tetto della spesa farmaceutica territoriale, imputabile ai farmaci innovativi, sulle altre aziende farmaceutiche non coinvolte dal Fondo.
Comma 598. Al fine di potenziare le misure di sorveglianza e di contrasto delle malattie infettive e diffusive nel territorio nazionale e di rafforzare i livelli di controllo di profilassi internazionale allo scopo di salvaguardare la collettività da rischi per la salute, l’autorizzazione per il Ministero della Salute a dotarsi degli strumenti e delle risorse sanitarie necessari a potenziare le attività di prevenzione e di contrasto delle malattie infettive e diffusive nel territorio nazionale, anche mediante l’acquisto di idonei dispositivi medici e presìdi medico-chirurgici e la predisposizione di spazi adeguatamente allestiti per fronteggiare le emergenze sanitarie. A tale fine è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per il 2015 e di 1,5 milioni di euro annui a decorrere dal 2016.
Comma 599. Al fine di garantire l’avvio delle attività nell’unità per alto isolamento dell‘Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, costituita per fare fronte a situazioni di emergenza biologica a livello nazionale e internazionale, viene autorizzato l’incremento del Fondo di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, mediante un contributo straordinario in conto capitale di 2 milioni di euro per l’anno 2015 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Ai fini della concessione del predetto contributo, l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani dovrà presentare al Ministero della salute il piano di sviluppo dell’unità di alto isolamento. Il contributo è erogato previa approvazione del predetto piano da parte della sezione ricerca del Comitato tecnico sanitario del Ministero della salute.
Comma 600. Cambiano i criteri di riparto del fondo sanitario che dovranno tener conto anche del raggiungimento di determinati standard di qualità. Prevista intesa in Stato Regioni entro il 30 aprile 2015.
Comma 601. Per consentire la prosecuzione dell’attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici mediante la terapia innovativa salvavita dell’adroterapia, viene autorizzato un contributo fino a 15 mln per il 2015, a 10 mln per il 2016 e a 5 mln per il 2017, a favore del Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao).
Comma 605. A decorrere dall’anno 2015 la predetta percentuale (90%) è rideterminata al valore del 95% e la restante quota deve essere erogata al Ssr entro il 31 marzo dell’anno successivo.
Comma 606. La Regione Sicilia, sottoposta al Piano di rientro per deficit sanitario, è autorizzata fino al 31 dicembre 2017 ad incrementare la valorizzazione tariffaria dell’attività sanitaria dell’Ismett di Palermo.