Come nella peggiore tradizione italica pagano sempre i più deboli; gli ultimi.

 

Così si legge chiaramente nella Riforma Madia.

Doveva essere una Riforma complessiva mentre sull’onda mediatica, volutamente pompata ad arte, a causa di qualche mela marcia (furbetti del cartellino) si mette alla gogna un intero settore Istituzionale.
Cosa di una gravità assoluta è che solo le Aree funzionali vengono messe sotto la lente di ingrandimento.

Guai a toccare Dirigenza ed Alta Dirigenza!

Perchè?

Lasciamo ad ognuno di Voi una propria interpretazione a questo atto da due pesi e due misure.

Il Dirigente non sarà soggetto a controlli. Perché il decreto che se ne occupava, bocciato lo scorso novembre dalla Corte costituzionale, non è mai stato riscritto e nel frattempo la delega è scaduta per la gioia dei Dirigenti di Stato, scampati al “ruolo unico” e degli incarichi a tempo.

Stai antipatico al tuo Dirigente?

Ti lamenti del mobbing?

Trovi che un lavoro non sia di tua competenza, qualifica o semplicemente non corretto?

Tranquilli: prima o poi sarai licenziato/a.

Il lavoro diventerà incubo all’insegna del vassallaggio e non più “pubblico” ma “privato” a seconda della corrente politica al comando.

Nemmeno il più bieco di “Spoil System” arriva a tanto!!!

Nello specifico: il licenziamento del dipendente pubblico che ottiene valutazioni negative dai suoi superiori per tre anni di fila sarà licenziato. Inoltre il nuovo codice disciplinare amplia il numero delle casistiche che possono portare al licenziamento. Tra queste, le assenze ingiustificate, le false dichiarazioni per ottenere posti e promozioni, lo scarso rendimento.

Fermo restando che già esistono regole e leggi per il licenziamento nelle fattispecie sopra elencate si rileva che:

• manca una formazione continua;

• spesso e volentieri non vengono attribuiti i carichi di lavoro quindi i giudizi sono molto arbitrari;

• le aree funzionali non possono avere altri incarichi rispetto alla Dirigenza che ne può avere quanti ne vuole (secondo, terzo, quarto lavoro…);

• le “promozioni” nella PA avvengono solo tramite concorso interno o esterno;

• sarà più difficile, per i Sindacalisti, difendere oggettivi situazione di disagio;

si potrebbe continuare con una lunga lista.

La solita azione punitiva e repressiva che non parla di rilancio, investimenti.
Continua un’asse del Nazareno contro la PA partita dall’ex Ministro Brunetta e continuata in tutti questi anni sino all’attuale Ministro Madia.
Oltre a ritenere che TUTTI i Sindacati dovrebbero indire nello stesso giorno uno Sciopero nazionale ad oltranza (come avviene nella più evoluta Francia); invitiamo caldamente tutti i Colleghi e Colleghe della PA a chiedere sin da subito, per iscritto, il loro “carico di lavoro”.
Solo così potranno dimostrare, con carte alla mano, se hanno lavorato bene o male e potersi difendere in caso si abbiano divergenze caratteriali con il Dirigente.

Invitiamo a scrivere e farvi scrivere tutto anche attraverso Ordini di Sevizio.

Anche gli Obiettivi che vengono assegnati alle Aree funzionali devono essere chiari e ben specificati dai Dirigenti.
Segnalate immediatamente ai Sindacati eventuali situazioni critiche per prevenire scenari più complessi da gestire.

«Se non hanno più pane, che mangino brioche» (in francese S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche) Maria (Madia) Antonietta d’Asburgo-Lorena, pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane.

In effetti abbiamo il contratto bloccato “solo” dal 2009; i salari più bassi d’Europa.

 

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n. 116, in materia di licenziamento disciplinare dei pubblici dipendenti Atto del Governo 

 

Il Coordinatore Nazionale
FSI USAE Comparto Funzioni Centrali
Paola Saraceni
347.0662930