Lettera al Ministro dell’Interno Marco Minniti e al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Gentili Signori Ministri,
con la presente vogliamo portare alla Loro attenzione un aspetto, a nostro avviso molto preoccupante, correlato al massiccio flusso migratorio che sta interessando da molti mesi ormai il nostro Paese.
Ci riferiamo in particolare all’aspetto sanitario che temiamo fortemente potrebbe trasformarsi in una ulteriore, grave emergenza.
E’ noto infatti come l’ingresso spesso incontrollato di migliaia di uomini, donne, adolescenti e bambini, provenienti da Paesi ove gli standard sanitari sono quasi sempre di infimo livello, sia per motivi strutturali di natura socio-economica, sia per cause contingenti come la guerra, può determinare il propagarsi di malattie ormai debellate o sconosciute alle nostre latitudini.
Chiariamo subito che questa nostra preoccupazione riguarda tanto la nostra popolazione che quella dei migranti, significando che quello che chiediamo non è una generica chiusura delle frontiere per bloccare questi flussi, bensì una loro regolamentazione, sia da un punto di vista numerico che da un punto di vista sanitario.
Riteniamo che sia assolutamente prioritaria, anche rispetto al problema della collocazione di queste persone in termini abitativi e occupazionali, una regolamentazione da un punto di vista sanitario, nel senso di accertare per ognuno l’insussistenza di patologie gravi, anche di carattere infettivo, ed in caso contrario di attivare immediatamente i protocolli previsti per evitare l’eventuale diffondersi di epidemie.
E’ di tutta evidenza che tale approccio richiede uno sforzo non indifferente di adeguamento delle condizioni di vita, oggi spesso insostenibili, all’intero dei centri di accoglienza, dove l’igiene personale e degli ambienti, la fornitura dei pasti, le condizioni di alloggiamento e di pernottamento devono rispondere a standard qualitativi più elevati, con il duplice scopo di garantire una permanenza dignitosa a quanti ne hanno diritto e di evitare il manifestarsi ed il propagarsi di patologie di vario tipo.
Crediamo che questa sia una richiesta minimale, e ci auspichiamo che sarà condivisa dalle SS. LL., a prescindere dalle scelte politiche più generali che riguarderanno la gestione dell’accoglienza, in termini di priorità rispetto alle esigenze dei rifugiati e dei perseguitati politici da un lato, e dei migranti economici, più ampiamente intesi, dall’altro.
Quello di garantire standard sanitari minimali si pone come una priorità assoluta, anche nell’interesse della popolazione italiana.
Ringraziamo per la cortese attenzione, e restiamo in attesa di conoscere le determinazioni delle SS. LL. su quanto rappresentato.
Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930