Al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia

Signor Presidente del Consiglio,

Gentile Ministro,

apprendiamo con profonda amarezza che, secondo il recentissimo rapporto pubblicato dalla Commissione Europea, l’Italia detiene il poco invidiabile record della più alta percentuale di giovani internazionalmente definiti Neet (Not in Employment, Education or Training), quei ragazzi cioè tra i 15 ed i 24 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione: in pratica, una generazione tagliata fuori dalla società, la cui percentuale oggi nel nostro Paese sfiora il 20% (19.9%), primo posto tra i 28 Paesi dell’Unione Europea, dove la media si attesta sull’11.5%.

Se è vero che il dato nel 2013 era persino peggiore (i Neet Italiani erano il 22.2% del totale dei giovani 15-24enni,), c’è da dire che la contrazione del dato ha riguardato tutta l’Europa, in seguito all’implementazione da parte di Bruxelles del piano denominato Garanzia Giovani, orientato a collocare sul mercato del lavoro o a destinare ad un percorso formativo i giovani in difficoltà.

Nella maggioranza dei casi in Italia, il programma europeo si è risolto nella partecipazione a uno stage formativo, sicuramente utile ma purtroppo insufficiente a ridurre drasticamente il problema che da noi affligge 1 giovane su 5.

A fronte di questo dato allarmante, vogliamo evidenziare come la nostra Pubblica Amministrazione soffra di gravissime carenze di organico, in modo particolare all’interno di alcune realtà, quali la giustizia o i beni culturali, tanto per fare qualche esempio; inoltre, l’età media dei pubblici dipendenti italiani è tra le più alte dell’Unione Europea, superando di gran lunga i 50 anni di età.

Se a tutto questo aggiungiamo che molti tra i nostri giovani sono diplomati, laureati e perfino specializzati, crediamo che mai come in questo momento sia fortissima la necessità di bandire concorsi pubblici per l’assunzione di giovani preparati e motivati, al fine di provare a riempire le vaste lacune degli organici e dare il via a quel ricambio generazionale che appare sempre più indispensabile al buon funzionamento della macchina pubblica.

Pertanto sollecitiamo le SS. LL., ognuna per quanto di rispettiva competenza, ad orientare in tal senso le scelte della politica, nell’interesse dei nostri giovani, delle istituzioni e dell’intero Paese.

Ringraziamo per l’attenzione, e restiamo in attesa di un segnale positivo nel senso da noi indicato.

Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
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