Onorevole Ministro, abbiamo seguito con grande attenzione ed interesse il Suo intervento alla Camera dei Deputati dello scorso 17 gennaio, del quale abbiamo condiviso molti passaggi, mentre su altri vogliamo esternarle alcune nostre considerazioni.
Abbiamo apprezzato il passaggio nel quale ha evidenziato come un’ora di lavoro di un magistrato necessita di trenta ore di lavoro del personale giudiziario, e la carenza di organico di questi ultimi determina inevitabilmente pesanti ritardi nello smaltimento del lavoro. Un altro punto che condividiamo riguarda le criticità evidenziate in merito all’assunzione di funzionari giudiziari con contratti a tempo determinato, in linea con quanto previsto dal PNRR, laddove la conseguente demotivazione di questi lavoratori ha determinato l’esodo di circa 2400 di loro, evidenziando l’esigenza di stabilizzarli per non perdere un prezioso patrimonio di professionalità ed esperienza. Si tratta di due temi centrali, sui quali più volte ci siamo espressi all’interno dei nostri comunicati, e sui quali vogliamo ritornare in questa sede, con delle precise richieste per il Ministro della Giustizia. Crediamo infatti che l’attenzione al fattore umano, richiamata più volte nel discorso citato in premessa, debba trovare una concreta applicazione attraverso l’adeguamento degli organici del personale giudiziario alle reali esigenze dell’amministrazione, tenuto conto dei nuovi adempimenti richiesti dalla riforma Cartabia e dell’esigenza di smaltimento degli arretrati imposta dal PNRR. Inoltre, l’integrazione del personale carente nei numeri, deve avvenire con la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato o mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, al fine di garantire la stabilità del sistema e l’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. All’interno di questa cornice va poi considerata l’esigenza, assolutamente prioritaria, di prevedere risorse per l’incremento dei livelli stipendiali di questi lavoratori, anche per adeguarli agli standard europei dai quali sono piuttosto lontani, se confrontati con le retribuzioni dei loro colleghi all’interno della Unione Europea.
Crediamo infatti che l’adeguamento delle retribuzioni costituirebbe il giusto riconoscimento a questi lavoratori delle funzioni effettivamente svolte e delle rilevanti responsabilità ad esse correlate, rinforzando sicuramente quella motivazione che non è mai mancata ma che, come ha osservato il Ministro, va mantenuta e rinnovata negli anni, nell’interesse comune, del lavoratore e dell’amministrazione. Sono queste, Signor Ministro, le richieste che Le inoltriamo, certi che le condividerà e che saprà e vorrà farsene carico. La ringraziamo per l’attenzione, e porgiamo, con l’occasione, i nostri più cordiali saluti.
Paola Saraceni Segretario Nazionale di Federazione 347.0662930 fsi.funzionicentrali@usaenet.org