Lettera trasmessa al Ministro della Giustizia Andrea Orlando

 

Signor Ministro,

la presente per evidenziarLe tutte le nostre perplessità in merito all’accordo firmato accordo firmato (Clicca qui per il download)  dalle OO.SS. (FPCGIL, CISLFP, UILPA, Confsal Unsa e Federazione Intesa) sulla rimodulazione dei profili professionali del personale amministrativo non dirigenziale in servizio presso gli uffici giudiziari.

Se avevamo salutato fiduciosi la disponibilità dell’Amministrazione a sbloccare una situazione assolutamente insostenibile, che vede da anni migliaia di lavoratori svolgere mansioni di livello superiore senza vedersi riconosciuti il relativo inquadramento giuridico né tanto meno il corrispettivo livello economico, dobbiamo purtroppo constatare che l’incontro del 26 aprile si è trasformato nell’ennesima occasione persa.

Non è stata infatti prevista la ridefinizione dei profili professionali attraverso l’accorpamento di quelli che svolgono le stesse funzioni, al fine di garantire, secondo il dettato costituzionale, uguale trattamento giuridico ed economico a lavoratori che svolgono le medesime funzioni.

Si è viceversa perpetuata una forte diseguaglianza ed una sperequazione tra i lavoratori che, oltre a lederne i diritti fondamentali, costituisce una forte criticità all’interno dell’intero sistema, dove crea malcontento, demotivazione, senso di frustrazione ed impotenza tra il personale che, nonostante tutto, continua a garantire il funzionamento delle istituzioni.

Ma l’alto senso del dovere e lo spirito di abnegazione di migliaia di lavoratori, per di più alla soglia della terza età, non può costituire un alibi per l’Amministrazione, non può autorizzarla a reiterare simili ingiustizie.

Chiediamo pertanto al signor Ministro un intervento autorevole ed immediato, teso ad operare una seria ridefinizione dei profili professionali del personale giudiziario, che tenga conto delle funzioni realmente svolte, nel rispetto dei principi costituzionali.

Così come, riferendoci al settore penitenziario, reiteriamo la nostra richiesta di prevedere il passaggio di tutto il personale del comparto ministeri del DAP e del DGMC all’interno dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria, facendolo confluire nel comparto sicurezza; anche qui per sanare una sperequazione di trattamento (economico, pensionistico, di carriera) oltremodo disfunzionale alla delicatissima gestione del pianeta carcere.

Speriamo, con la presente, di aver sollecitato l’attenzione del Signor Ministro sui temi trattati, avendo posto sul tavolo questioni che evidentemente le OO. SS. firmatarie dell’accordo del 26 aprile non hanno ritenuto degne di considerazione, ma che la stragrande maggioranza dei lavoratori – ne sia certo – ritengono di primaria importanza: ed è a nome di questi lavoratori che Le rivolgiamo la presente richiesta di intervenire nel senso da noi indicato.

La ringraziamo della cortese attenzione.

Il Segretario Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930