Al Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Egregio Signor Presidente,
Le scriviamo in relazione alla catastrofica situazione che si sta verificando in questi giorni sul litorale romano, dove una serie interminabile di incendi sta progressivamente distruggendo ettari di secolare vegetazione, mettendo in serio pericolo l’incolumità di migliaia di cittadini.
Purtroppo questo non è che l’ultimo sfregio ai danni di un patrimonio naturale che da troppi anni viene regolarmente trascurato ed è diventato per questo, facile obiettivo di criminali prezzolati, come i due che sono stati arrestati di recente; perché è di tutta evidenza che gli incendi all’interno della pineta di Ostia non possono spiegarsi soltanto con l’azione isolata di qualche piromane (cioè da qualche malato affetto dall’impulso morboso e ossessivo di appiccare incendi), né con il gran caldo, se a monte non vi fosse un problema atavico, e cioè la mancanza assoluta di controllo del territorio in chiave di prevenzione di questi fenomeni.
La stessa pineta infatti, è da decenni preda dell’incuria più indecente: al suo interno bivaccano moltissimi sbandati e senza tetto, consumando pasti ed espletando ogni loro bisogno; decine di prostitute vi esercitano la loro professione, ad ogni ora del giorno; cittadini incivili vi abbandonano regolarmente rifiuti di ogni tipo, anche inquinanti e ingombranti.
Un quadro assolutamente desolante, indegno di una Capitale europea, di una città con il passato di Roma.
Tutto questo, Signor Presidente, se non evitato del tutto, potrebbe essere fortemente limitato con un’opera di controllo del territorio attenta e puntuale, agita utilizzando tutte le risorse necessarie: forze dell’ordine, forze armate, vigili del fuoco, associazioni di volontariato, enti locali, privati,….
Perché lo Stato abbandona alla criminalità, ai maniaci incendiari, agli eventi naturali il suo territorio? Esso rappresenta una ricchezza incommensurabile di tutti gli Italiani, nessuno escluso.
Siamo passati oggi all’ingresso della tenuta del Presidente della Repubblica, che come Lei ben sa si trova nella stessa area interessata dagli incendi di questi giorni: ebbene, abbiamo constatato che lì la situazione è sotto controllo, grazie ad un presidio di vigilanza sempre presente.
Allora ci chiediamo: ma quanti Stati esistono Signor Presidente? L’Italia è una sola! Non sarebbe giusto ed opportuno garantire altrettanta vigilanza in chiave di prevenzione a tutta l’area, considerati peraltro i gravissimi, analoghi precedenti?
Perdoni la retorica della domanda, ma la richiesta è molto chiara: invochiamo il Suo autorevole intervento al fine di tutelare, con tutti i mezzi e le forze necessarie, la sicurezza dell’intera area, nell’interesse di tutti i suoi abitanti, ma anche dei cittadini romani, italiani e di tutto il mondo che si trovano a fruire di questo meraviglioso patrimonio ormai a rischio serissimo di estinzione.
La ringraziamo della cortese attenzione, e confidando nella Sua estrema sensibilità, rimaniamo in attesa di un segnale concreto su quanto abbiamo rappresentato, esprimendoLe i sensi della nostra più alta considerazione.
Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
347.0662930